Universitari promuovono il “Friuli Venezia Giulia Pride”
Tutto è pronto per il Friuli Venezia Giulia Pride, la manifestazione che tra discussioni, polemiche, dissensi e pareri favorevoli annovera quest’anno il patrocinio universitario degli studenti di Udine.
Presentato qualche giorno fa attraverso una conferenza stampa tenutasi a Palazzo d’Aronco, sede del comune della città friulana, l’evento nasce dall’idea di 5 associazioni regionali che nel novembre del 2016 hanno deciso di unire le proprie forze in un unico comitato.
Arcigay Friuli, Arcilesbica Udine, Arcigay Arcobaleno Trieste e Gorizia, La Fenice Fvg e Associazione Universitaria Iris sono guidate da un obiettivo comune: la lotta contro le discriminazioni aventi come oggetto l’orientamento sessuale degli individui e l’identità di genere.
Nel dettaglio il progetto del comitato si concretizza nell’organizzazione del FVG Pride e nell’elaborazione di un manifesto politico da presentare in comune, contenente le istanze a favore di chi, per vari motivi e non certo per volontà propria, si ritrova nella condizione di discriminato.
Tra i punti affrontati quello che auspica una legge regionale contro l’omotransfobia e quello che invece chiede l’istituzione di un luogo dove gli omosessuali abbiano la possibilità di rifugiarsi e sentirsi protetti in caso di difficoltà con le famiglie in seguito al coming out.
Per il 10 giugno è fissata la sottoscrizione formale del manifesto, il cui obiettivo è di sensibilizzare l’opinione pubblica, ma soprattutto le istituzioni, in merito al riconoscimento dei diritti dei ‘gay’ .
L’evento non sarà soltanto la festa delle persone LGBTA, ma la festa di tutti; per il comitato è fondamentale aprire la partecipazione a persone caratterizzate da storie diverse tra loro, per collegarle con le esigenze delle minoranze così che le due realtà insieme formino la maggioranza dell’umanità.
Non a caso la sigla scelta per rappresentare al meglio la portata della manifestazione è LGBTQIA, acronimo che indica: Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender, Queer, Intersessuali e Asessuali.
Friuli Venezia Giulia Pride: il programma
Patrocinata dalla Regione Friuli e dal Comune di Udine, la manifestazione coinvolge numerose realtà associative del territorio accomunate dagli ideali promossi dal Pride: libertà e uguaglianza.
Il programma si preannuncia estremamente articolato e ricco di appuntamenti che da marzo a giugno avranno come cornice i capoluoghi della Regione, in particolare Udine, Gorizia, Pordenone e Trieste.
Il calendario sarà caratterizzato da un unico filo conduttore: le tematiche LGBTQIA, che saranno affrontare con l’ambizioso obiettivo di sensibilizzare i cittadini.
Nelle quattro città friulane si susseguiranno ogni settimana una serie di eventi; si alterneranno momenti di intrattenimento e divertimento a momenti educativi di grande valore sociale e culturale.
Nella scaletta del programma anche concerti, spettacoli teatrali, dibattiti, presentazioni di libri, convegni, iniziative sportive e flash mob.
Si tratta quindi di un Pride ‘diffuso’ il cui termine è fissato per il giorno 10 Giugno 2018, data in cui si svolgerà la parata che vedrà la comunità LGBTQIA mostrare il proprio orgoglio e rivendicare il riconoscimento di pari diritti. Per il corteo che sfilerà per le vie del centro di Udine sono attese oltre 5000 persone provenienti da tutto il Triveneto, ma anche dall’Austria e dalla Slovenia.
Per il finale è prevista una grande festa, nel corso della quale sono attesi sul palco, allestito per l’occasione, gli interventi degli organizzatori, delle istituzioni e degli artisti che hanno aderito al manifesto del FVG Pride.
FVG Pride e il patrocinio degli universitari
Inutile negare che in rete, in questi giorni, la scena è dominata dal clamore che ruota intorno all’evento; tra opinioni positive e dissensi emerge e si fa strada la polemica che vede protagonisti gli universitari di Udine.
Il patrocinio del FVG Pride ha sollevato un vero e proprio polverone che coinvolge in particolar modo la sfera politica e che rischia addirittura di finire in Parlamento per la sua presunta non attinenza con la realtà didattica degli atenei.
In realtà la promozione dell’evento da parte dell’università si inserisce perfettamente nel processo di ricerca e formazione condotto dal dipartimento di scienze giuridiche; basti pensare all’elaborazione dei saggi e all’alta formazione per avvocati, magistrati e forze dell’ordine sui temi relativi alla tutela delle persone contro la discriminazione, in qualsiasi forma essa venga palesata.
Sono incluse le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità in genere, così come è previsto dalla Convenzione europea dei diritti umani, dalla nostra Costituzione e dalle numerose sentenze di Cassazione e Corte Costituzionale.
Fiero anche il sindaco di Udine, Furio Honsell, il quale ha espresso a nome suo e di tutta l’amministrazione il grande orgoglio nell’ospitare un evento di tale rilevanza sociale e culturale; ha inoltre sottolineato la costante attenzione della città di Udine verso i diritti civili e le pari opportunità, anche rispetto alle istanze LGBT.