Problemi di concentrazione: 5 consigli per risolverli
Quante volte durante una sessione di studio o nel corso di una giornata di lavoro in ufficio ti sei accorto di avere problemi di concentrazione e di non riuscire ad essere produttivo nell’attività che stai svolgendo.
Quante volte durante la preparazione di un esame o nel corso di un progetto lavorativo da portare a termine in tempi brevi sei rimasto per ore seduto alla scrivania senza riuscire a concludere praticamente nulla.
La sensazione che scaturisce da situazioni simili è di perdere inutilmente tempo, perché tanto la mente ha deciso di non collaborare, e anzi sembra voler fare di tutto per ostacolare i tuoi tentativi di ‘rianimazione’.
In alcuni casi è possibile rimandare l’attività, in altri casi però bisogna fare i conti con scadenze e con impegni improrogabili.
Si rende necessaria un’azione decisa, fatta di soluzioni, più o meno accreditate, che permettano di risolvere rapidamente la problematica.
Attenta a supportare a 360 gradi i propri studenti, e chiunque abbia bisogno di superare difficoltà e momenti di impasse in ambito scolastico e/o professionale, l’Università Telematica Niccolò Cusano di Udine ha raccolto in questo post dritte e suggerimenti per stimolare la concentrazione.
Mancanza di concentrazione
Avere la capacità di concentrarsi significa essere produttivi e portare a termine nei tempi e nei modi giusti un’attività.
Che si tratti di studio, sport o lavoro la mancanza di concentrazione abbassa il livello qualitativo e quantitativo delle performances.
Ecco perché è importante individuare l’eventuale difficoltà e cercare in tutti i modi di combatterla.
I sintomi
La problematica è individuabile in una scarsa o inesistente produttività.
I sintomi più comuni sono: la difficoltà a ricordare ciò che si legge; una palese agitazione fisica che porta a muoversi continuamente; la tendenza a farsi distrarre da qualsiasi oggetto presente all’interno del proprio campo visivo; difficoltà a prendere decisioni; il desiderio irrefrenabile di controllare lo smartphone.
Le cause
Prima di procedere con la sperimentazione dei vari metodi, scientifici e non, per ritrovare la concentrazione bisognerebbe individuare le cause che provocano la difficoltà.
Tra le più comuni figurano la stanchezza, la mancanza di sonno, l’ansia, lo stress, le preoccupazioni e i numerosi impegni quotidiani.
In alcuni casi i problemi a concentrarsi dipendono dal contesto nel quale si opera (postazione scomoda, ambiente eccessivamente rumoroso e/o scarsamente illuminato).
Non di rado capita che l’incapacità a focalizzarsi sull’attività che si sta svolgendo dipende dal compito da eseguire, che nello specifico può risultare noioso, poco stimolante o addirittura poco prioritario rispetto ad altre cose che vorresti/dovresti fare.
Tra le cause anche problematiche di salute come ad esempio l’anemia e la carenza di ferro.
Come ritrovare la concentrazione
Analizzati sintomi e cause è tempo di entrare nel cuore del nostro post per svelarti qualche trucchetto per ritrovare la concentrazione.
Nel corso dei prossimi 5 paragrafi troverai suggerimenti e tecniche per aumentare la tua produttività.
1 – Atteggiamento mentale
Il primo step per risolvere i problemi di concentrazione è cambiare l’atteggiamento mentale.
E’ importante focalizzarsi su pensieri positivi evitando di ripetere mentalmente, in maniera martellante, frasi del tipo ‘non riesco a concentrarmi’, ‘non riuscirò mai a finire in tempo’.
Rimanendo nell’ambito dei pensieri è altrettanto importante evitare di focalizzarsi sulle problematiche quotidiane, sui numerosi impegni da assolvere nel corso della giornata, o peggio ancora della settimana.
L’abitudine a distogliere l’attenzione dal momento presente è deleteria per l’attività in corso ed è altrettanto inutile ai fini di un’eventuale soluzione per risolvere situazioni/problemi futuri.
Stesso discorso per le preoccupazioni.
Sappiamo bene che eliminarle completamente dal flusso dei nostri pensieri è difficile ma almeno possiamo provarci con un piccolo stratagemma: scrivere su un foglio l’oggetto della preoccupazione, così da trasferirlo momentaneamente dalla mente al pezzo di carta.
2 – Esercizi
Esistono numerose infinite tecniche di concentrazione, alcune utilizzate e scientificamente provate e altre provenienti da leggende metropolitane.
Noi abbiamo selezionato una tecnica proveniente dal mondo dello yoga, denominata Trataka.
L’esercizio è estremamente semplice: basta mantenere lo sguardo fisso sulla fiamma di una candela per rilassare immediatamente la mente agitata.
3 – Rimedi naturali
Tra i rimedi per combattere la mancanza di concentrazione figura anche la fitoterapia.
In particolare segnaliamo il ginseng, la cui radice è utilizzatissima dalla medicina naturale cinese per la preparazione di integratori, benefici per l’attività cerebrale e in particolare per migliorare le prestazioni della memoria.
Allo stesso modo risultano utili a stimolare la concentrazione gli estratti di guaranà, consigliati e utilizati anche per combattere la stanchezza mentale e l’affaticamento fisico.
4 – Esercizio fisico e alimentazione
Non è sicuramente una strategia che porta risultati nell’immediato ma è sicuramente una delle più accreditate.
Il movimento, inteso come sport o come esercizio fisico quotidiano, aiuta a scaricare stress e tensioni apportando una serie di benefici alla corretta funzionalità cerebrali.
Allo stesso modo è importante mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata, eliminando gli eccessi, i grassi, gli zuccheri e tutte quelle sostanze notoriamente dannose per il corpo e per la mente.
5 – Smartphone e tablet
Concludiamo il nostro post con un suggerimento che in tanti già conoscono ma che in pochi sono disposti a seguire; ci riferiamo all’utilizzo di smartphone, tablet e dispositivi digitali vari.
Nell’era dell’iper-connessione allontanarsi fisicamente dal proprio cellulare per qualche ora, o comunque precludersi la possibilità di controllarlo in maniera smodata, è quasi un’utopia.
Siamo dipendenti dai dispositivi digitali, dalle app, dai social e dai vari sistemi di messaggistica istantanea e, per quanto proviamo a girarci intorno, la dipendenza influisce negativamente sulle nostre performance, lavorative, scolastiche, sportive ecc.
La soluzione appare tanto semplice quanto scontata: limitarne l’uso!