Lavorare come giornalista professionista o pubblicista: differenze burocratiche e formazione
Lavorare come giornalista, sportivo, politico, di moda o di qualsiasi altro settore, è l’ambizione di tantissimi giovani, ma non tutti sanno che esistono due tipologie di profili: il professionista e il pubblicista, che differiscono per definizione, requisiti e modalità di iscrizione all’albo.
Entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire la differenza tra le due figure partendo dalle definizioni:
- giornalista professionista: colui che svolge la professione in maniera esclusiva e continuativa;
- giornalista pubblicista: colui che svolge attività non occasionale e retribuita, esercitando nel contempo altre professioni.
Come diventare giornalista professionista
Per assumere il titolo di giornalista professionista, e lavorare come tale, è richiesta l’iscrizione all’albo.
Prima però è necessario espletare un iter che passa attraverso una serie di requisiti:
- 18 mesi di praticantato nell’ambito dell’attività giornalistica attestati da una dichiarazione del direttore; in alternativa un titolo rilasciato da una scuola di giornalismo che attesti il tirocinio dell’allievo per la durata di due anni.
- Possesso dei requisiti di legge quali la cittadinanza, l’assenza di precedenti penali e il pagamento della tassa di concessione governativa.
- Superamento dell’esame di idoneità professionale.
Terminato l’iter di cui sopra è possibile presentare la domanda per l’iscrizione all’albo della regione in cui risiede il futuro giornalista.
Alla domanda dovranno essere allegate una marca da bollo, dell’importo vigente, l’attestato di superamento della prova di idoneità, un’autocertificazione di residenza, una fotocopia della carta d’identità, i documenti di carichi pendenti e il casellario giudiziario.
Come diventare giornalista pubblicista
Per iscriversi all’Albo e lavorare come giornalista pubblicista è necessario aver svolto attività giornalistica continuativa per almeno due anni; risulta imprescindibile in tale periodo una regolare retribuzione.
I requisiti necessari per l’iscrizione sono i seguenti:
- cittadinanza, assenza di precedenti penali e versamento della tassa di concessione governativa;
- presentazione degli articoli redatti dal richiedente e pubblicati in giornali e periodici. In caso di servizi giornalistici televisivi o radiofonici, per i quali non è ovviamente possibile allegare alcun giornale, è necessario fornire una documentazione che includa l’attestazione del direttore per l’attività svolta.
La legge non stabilisce il numero esatto di articoli da presentare; sarà l’Ordine Regionale competente a valutare in prima istanza l’idoneità del materiale. - Eventuale contratto di collaborazione con la testata per la quale l’aspirante giornalista ha lavorato. Ai fini dell’iscrizione è altresì possibile sommare l’esperienza di collaborazioni presso diverse testate, purché ognuna di esse risulti regolarmente registrata e diretta da un iscritto all’Albo dei Giornalisti.
- Documentazione dei compensi percepiti nei 24 mesi precedenti che attesti l’allineamento con le norme fiscali.
- Adempimenti relativi alla decisione del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti per l’iscrizione all’elenco.
Opportunità di stage di giornalismo con il master Unicusano
Che tu voglia lavorare come giornalista professionista o come pubblicista, al di là degli obblighi burocratici e normativi, è fondamentale acquisire un know how che si inserisca perfettamente nell’attuale contesto, giornalistico, in particolare, e dell’informazione, in generale.
Lo sviluppo della rete e dei dispositivi ad essa connessi hanno stravolto il comportamento e le abitudini degli utenti; è evidente che per diventare dei veri professionisti è necessario adeguare le proprie competenze a tali cambiamenti.
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Si tratta di un percorso formativo di primo livello che include la partnership dell’Agenzia di Stampa Quotidiana DIRE.
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