Come fare schemi per studiare davvero efficaci

Ogni studente ha delle tecniche e delle abitudini che utilizza per apprendere più velocemente e per ottimizzare il dispendio di tempo ed energie; dalla lettura veloce agli schemi per studiare, la scelta è davvero ampia.

Alla base del successo scolastico/universitario si pone un metodo di studio efficace, allineato alle personali attitudini ed esigenze.
Una buona metodologia di apprendimento non necessariamente è quella che viene utilizzata da chi ottiene risultati brillanti, e non è neppure quella che test e ricerche confermano essere la migliore in assoluto; una metodologia può essere considerata valida se risponde alle proprie necessità ed è in grado di ottimizzare le proprie potenzialità e propensioni in fatto di studio.

Cosa significa tutto ciò?
Che non è possibile individuare un metodo di studio valido per tutti.

Per tale motivo, in questo post l’Università Telematica Niccolò Cusano di Udine si limiterà a fornirti qualche piccola dritta su una delle tecniche più efficaci per apprendere e assimilare meglio i concetti di una materia: la schematizzazione.

Vediamo insieme quali sono le tipologie di schemi più utilizzate dagli studenti e il contributo che esse portano alla qualità dell’apprendimento.

I vantaggi della schematizzazione

Iniziamo subito con l’evidenziare i vantaggi di schematizzare un concetto, un capitolo o un intero libro di testo.

Il primo, che racchiude poi tutti gli altri, è la possibilità concreta di comprendere meglio e assimilare più rapidamente qualsiasi tipologia di argomento.

Il processo di schematizzazione può apparentemente sembrare piuttosto lungo.
In effetti, per realizzare uno schema efficace ai fini dell’apprendimento è necessario una discreta dose di impegno, che verrà comunque ripagata sia in termini di qualità dello studio che in termini di tempo durante la fase di ripasso.

Alla base di uno schema davvero efficace si pongono due aspetti fondamentali:

  • Elaborazione dei concetti
  • Creazione di collegamenti logici

Cerchiamo di ampliare la spiegazione dei due punti analizzando l’intero processo di schematizzazione.

Il primo step consiste nel familiarizzare con il testo da studiare, attraverso i titoli di capitoli, paragrafi e sottoparagrafi presenti nell’indice.
Sarebbe preferibile programmare lo studio sulla base del tempo a disposizione e della quantità di argomenti da assimilare.

Dopo aver preso confidenza con il materiale da studiare si passa alla fase operativa, che consiste nel leggere ed evidenziare le parti più importanti.
Attenzione però a non commettere l’errore, piuttosto frequente, di sottolineare in maniera ‘selvaggia’; significherebbe rendere vana l’operazione.

Affinché il processo risulti efficace bisogna mettere in evidenza soltanto concetti e parole chiave, ovvero ciò che realmente contribuisce alla comprensione del testo.

Successivamente si procede alla creazione dello schema, che in pratica consiste nell’organizzare in maniera ordinata e logica i concetti sottolineati.

Il principio fondamentale da tener presente quando si schematizza è il seguente: scrivere il meno possibile.

Schemi per lo studio: i più efficaci

Dopo averti fornito le linee guida generali per creare uno schema entriamo maggiormente nel dettaglio.
Nei sottoparagrafi che seguono ti elencheremo le caratteristiche di schemi a cascate e mappe mentali.

A seconda delle tue preferenze puoi scegliere se utilizzare carta e matita oppure se avvalerti di una delle numerose app per creare schemi.

Schemi a cascata

Tra i metodi per studiare bene e superare brillantemente gli esami universitari è d’obbligo citare lo schema a cascata.

Per caprie di cosa si tratta è sufficiente pensare alla struttura dell’indice di un libro, composto dai titoli dei capitoli, dei paragrafi e dei sotto-paragrafi.

Vediamo nel dettaglio come fare uno schema a cascata.

Il primo passaggio, quello principale e più impegnativo, consiste nel selezionare le parole chiave.
L’operazione consiste nel comprimere il testo, identificando i concetti più importanti e sintetizzandoli in uno o due termini.

Oltre al vantaggio che comporta nella fase di ripasso, l’elaborazione degli schemi a cascata stimola il ragionamento e favorisce la comprensione degli argomenti.

metodo di studio

Mappe mentali

Un’altra tipologia di schema dall’efficacia comprovata è rappresentata dalle mappe mentali, utilizzate per studiare o come strumento per fare brainstorming all’interno delle aziende.

Si tratta di rappresentazioni grafiche di pensieri, che stimolano la memoria, velocizzano l’apprendimento e agevolano la comprensione di concetti complessi.

La realizzazione è estremamente semplice.
Si parte dall’argomento centrale, scritto al centro del foglio, per poi sviluppare da esso tutte le ramificazioni.
Si procede quindi per associazione di idee, che in fase di ripasso assicurano un forte potere evocativo.

Per aumentare ulteriormente il potere evocativo è necessario aggiungere a ogni ramo/parola delle immagini che rappresentino la descrizione del concetto o del termine.

Gli elementi essenziali di una mappa mentale sono:

  • Parole chiave
  • Ramificazioni (linee curve)
  • Collegamenti
  • Immagini
  • Colori

È consigliabile stilare la mappa mentale contemporanemaente alla lettura del testo, così da iniziare a memorizzare buona parte del contenuto.

Consigli generali

Che si tratti di mappe mentali, di schemi a cascata o di qualsiasi altra tipologia di schematizzazione, ricorda sempre che lo schema è una sintesi.

Di seguito abbiamo elencato per punti una serie di suggerimenti e dritte generali per rendere produttiva la fase di schematizzazione:

  • Essere sintetici
  • Utilizzare colori e forme differenti per creare gerarchie
  • Utilizzare le immagini per creare ancoraggi mentali

Ora che sai come realizzare schemi per studiare efficaci non ti resta che iniziare a leggere e sottolineare il testo del tuo prossimo esame per poi schematizzarlo utilizzando la tecnica più adatta a te.


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